L’operazione del narrare/cantare scrivendo e musicando storie e
dell’ascoltarle leggendole o ammirarle in scena è l’atto creativo e
sociale per eccellenza, il primo atto di ricomposizione del sé e di
connessione col gruppo.
Fiaba/racconto popolare/monologo popolare/canto popolare sono perciò
deciso prodotto culturale, occasione per ascoltare e ascoltarsi,
raccontare e raccontarsi, cantare e cantarsi elaborando nella narrazione e
nel canto i temi della quotidianità traverso l’utilizzo di codici semplici
e immediati - parole e note - personificati in tipicizzazioni uniche in
cui identificarsi.
Il risultato che Artecetra auspica è uno scrigno finalmente
scoperchiato, con fatica e con amore. Viaggio d’iniziazione verso la
scoperta di un ignoto istintivamente percepito proprio dal comune sentire.
Ignazio Pepicelli Sanna è scrittore e compositore plasmato in vento e
pietra e mare.
Un po' fenicio e un po' nuragico, di sapore saraceno e in buona parte
"nopeo", perfino ribattezzato in dolci acque di meneghini flutti.
Di questi tre popolari cieli si forgiano le sue ballate e i suoi
spettacoli teatrali, le sue fiabe e i suoi racconti. In parole e suoni. In
battito e calore. In cromosomico scrivere.
Per "Luna d'Oriente" di Cagliari pubblica nel 2008 "Fiabe di Sant'Antioco"
e nel 2010 "Fiabe di Iglesias".
Nel 2012 pubblica "Fiabe di bisso" in narrazione popolare e canzone per
"Teatro dell'Inaudito" di Rho (MI).
Del 2014 è "Non toglietevi il cappello", uno spaccato in racconto popolare
e canzone sulle primo novecentesche rivolte contadine in Puglia, per i
tipi della "Ediesse" di Roma.
Nel 2016 pubblica per "Condàghes" di Cagliari "Fiabe di Carloforte".
Nel 2018 esce per "Abeditore" di Milano "Il mare senza sale", poetica e
nostalgica finestra in racconto e canzone sui navigli milanesi.
Operatore teatrale dal 1996.
Dopo una prima esperienza con gruppi ed artisti militanti a Firenze, nel
1999 inizia la collaborazione lavorativa con la Cooperativa Teatrale
“Fueddu e Gestu” di Villasor, con la quale si professionalizza.
In seguito, prosegue nella ricerca teatrale e nell'animazione presso
alcune scuole del bolognese e dell'Appennino Tosco-Emiliano. Animatore
Socio-Culturale per la Cooperativa “La Clessidra”, realizza alcuni
laboratori teatrali sperimentali, uno dei quali vede protagonisti bambini
dai 18 ai 36 mesi, dal titolo “Incantos de Beranu”.
Nel 2014 inizia la fortunata collaborazione con l'autore e musicista
Ignazio Pepicelli Sanna e con l'associazione “Progetto Comune”, mettendo
in scena le “Fiabe del Bisso” (testi e musiche di Ignazio Pepicelli Sanna)
e “Sequoie a Malfatano” (testo di Giuseppe Diana, musiche di Ignazio
Pepicelli Sanna).
Il lavoro “Dialogo tra Scemi di Guerra” (testo di Giuseppe Diana, musiche
di e con Ignazio Pepicelli Sanna e Marco Maestri) vede l'ingresso di Marco
Maestri, e sancisce la costituzione dell'Associazione ArtecetrA.
Marco
Maestri è lo pseudonimo con cui negli anni ‘80 il cantautore
milanese mosse i primi passi nell'ambiente della canzone, affrontando la
scena live con affermati musicisti.
Nel 1987, su segnalazione del Club Tenco, vince la targa Piero Ciampi a
Livorno, per "una proposta inedita di canzone d'autore ".
Negli anni novanta si aggiudica per tre volte il premio di Musicultura Città di Recanati. Ha sperimentato diverse collaborazioni in qualità di
autore.
Dopo una pausa di riflessione che lo ha portato a vivere su una barca a
vela per qualche tempo nel Mediterraneo, nel nuovo millennio si
trasferisce in Sardegna, dove tra mare e campagna si occupa di
musica, scrittura e giornalismo.
Tra le pubblicazioni più recenti, ha curato la scrittura in dialetto milanese de "Il mare senza
sale", di Ignazio Pepicelli Sanna, uscito nel 2018 per "Abeditore".
Nello stesso anno, per Sony Music, ha scritto i testi del bookset "Le corde dell'anima. Studio e Live", dedicato a Pino Daniele.
È collaboratore di Musicultura per la valorizzazione dei nuovi talenti
della musica popolare e d’autore contemporanea.